La dichiarazione dei redditi rappresenta un documento fiscale attraverso il quale il contribuente fa presente al Fisco italiano l’ammontare dei redditi percepiti nel corso dell’anno precedente, su cui si calcoleranno le imposte, sulla base del calcolo dell’imponibile Irpef e delle altre aliquote. Leggiamo infatti all’interno dell’ultima pubblicazione di Giovanni De Pierro, blogger di Roma dedito alle consulenze del lavoro, che dipendenti, pensionati e titolari di partita IVA sono le categorie chiamate a presentare la dichiarazione dei redditi 2020 ma, vista l’attuale emergenza causata dall’epidemia COVID – 19 ha ribaltato i tempi di consegna e costretto a rivisitare le scadenze inizialmente previste. Infatti, la scadenza del modello 730, programmata per il 23 luglio è stata spostata al 30 settembre; la proroga delle scadenze, in conformità al decreto n. 9/2020, riguarda anche i principali adempimenti afferenti alla dichiarazione precompilata, all’invio della certificazione unica e dei dati delle spese detraibili. 

Tempi di scadenza invariati, invece, per il modello Redditi, la dichiarazione presentata dai titolari di partita IVA. La scadenza per l’invio telematico rimane per il 30 novembre. Chiarite le scadenze, è importante sapere quali sono le categorie tenute a presentare la dichiarazione dei redditi. In generale, devono presentare il modello 730 o il modello Redditi i contribuenti che nel corso del 2019 hanno percepito redditi da lavoro, dipendente o autonomo, da pensione, redditi di terreni o fabbricati e redditi di impresa o di capitale. In particolare, però, le categorie tenute alla presentazione della dichiarazione dei redditi sono le seguenti: titolari di partita IVA anche se nell’anno di riferimento non hanno percepito redditi; contribuenti che, nel corso dell’anno, hanno avuto più di un datore di lavoro, che hanno ricevuto più Certificazioni Uniche e per i quali l’imposta dovuta è superiore a 10,33 euro; lavoratori dipendenti che hanno percepito indennità o somme dall’INPS (come la disoccupazione) o da altri enti sulle quali non sono state applicate ritenute; lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter); lavoratori ai quali sono state erogate detrazioni d’imposta o deduzioni dal reddito non dovute; contribuenti che hanno percepito redditi da tassare con imposta sostitutiva; contribuenti che hanno percepito redditi soggetti a tassazione separata corrisposti da soggetti non tenuti ad applicare la ritenuta alla fonte a titolo di imposta; contribuenti che non hanno pagato nel corso dell’anno le addizionali Irpef comunali e regionali, che verranno quindi calcolate con la dichiarazione dei redditi. 

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Salvo casi particolari, tutti i contribuenti dovranno presentare la dichiarazione Modello Redditi per l’anno 2020 esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite ente abilitato al servizio. Invece, possono ovviare alla presentazione telematica, optando per l’inoltro cartaceo del modello REDDITI 2020 cartaceo, presso un qualsiasi ufficio postale, i contribuenti che: pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il modello 730, non possono presentarlo; pur avendo la possibilità di inoltrare il modello 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello REDDITI; devono presentare la dichiarazione a nome di contribuenti estinti. I modelli di dichiarazione e le relative istruzioni sono reperibili in formato elettronico sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it. Dunque, la presentazione del modello REDDITI 2020 può avvenire seguendo tre diverse modalità. La prima vede il soggetto interessato occuparsi in modo indipendente della presentazione del modello stesso. I contribuenti che optano per un invio diretto ed autonomo della propria dichiarazione devono utilizzare i servizi telematici Entratel o Fisconline in base ai requisiti posseduti per il conseguimento dell’abilitazione. Se il contribuente sceglie la seconda modalità, dovrà affidare la presentazione della sua dichiarazione ad enti specializzati. 

A QUALI INTERMEDIARI RIVOLGERSI?

Gli intermediari a cui potersi rivolgere si occupano di trasmettere ed inoltrare telematicamente all’Agenzia delle Entrate, sia le dichiarazioni che hanno preparato per conto del dichiarante, sia quelle preparate dal dichiarante in modo autonomo,  ma che si impegnano alla presentazione per via telematica. Sono obbligati alla presentazione telematica delle dichiarazioni da loro predisposte gli intermediari abilitati appartenenti alle seguenti categorie: membri iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e dei consulenti del lavoro; membri iscritti alla data del 30 settembre 1993 nelle funzioni di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio per la sottosezioni tributi, che abbiano conseguito un diploma di laurea in giurisprudenza o economia e commercio o equipollenti o siano in possesso di un diploma di ragioneria; membri iscritti negli albi degli avvocati; membri iscritti nel registro dei revisori contabili; 

E ancora:

  • associazioni sindacali di categoria; 
  • Caf – dipendenti; Caf – imprese
  • notai iscritti ed abilitati alla funzione; 
  • gli abilitati alla funzione di consulenza fiscale; iscritti negli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, degli agrotecnici e dei periti agrari; 
  • le Società tra professionisti iscritte all’albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; 
  • le Società tra professionisti iscritte all’albo dei Consulenti del Lavoro. 

Infine, c’è una terza modalità, poiché la presentazione del modello può essere effettuato, per le categorie di contribuenti già elencate, anche presso un ufficio postale. Il servizio è gratuito. Qualora il contribuente opti per questa scelta, sarà necessario inserire la dichiarazione in una busta avente le caratteristiche di cui è caratterizzato l’Allegato B, secondo il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. L’inserimento della dichiarazione all’interno della busta dovrà essere eseguito in modo particolare, per l’angolo della dichiarazione in alto a sinistra deve corrispondere all’angolo in alto a sinistra sulla facciata della busta. In questo modo, dalla casella della busta il tipo di modello, la data di presentazione e i dati identificativi del contribuente saranno perfettamente leggibili. Infine, il contribuente otterrà una ricevuta per la dichiarazione presentata presso l’ufficio postale.