La prescrizione del diritto al risarcimento del danno così come spiegato nel blog dell’Avvocato Davide Cornalba, avvocato di Lodi. Riceviamo e pubblichiamo il contenuto che segue dal team dell’Avv. Davide Cornalba.
Cos’è la prescrizione del diritto e come funziona? Scopriamolo insieme in questo articolo – credits: Avvocato Davide Cornalba.
Esistono due differenti tipologie di prescrizione del diritto una è chiamata presuntiva e l’altra estintiva sono completamente differenti l’una dall’altra sia per fondamento che per natura e disciplina. La prescrizione presuntiva consiste nella presunzione che un debito sia stato pagato o in qualche modo estinto definitivamente. Quindi il debitore non dovrà dimostrare di aver eseguito la prestazione ma dovrà essere il creditore a dimostrare che non è stato fatto. La seconda invece è quella estintiva ed è quella di cui andremo a parlare in questo articolo che riguarda l’inerzia del titolare del diritto che non lo esercita o non usa il tempo stabilito dalla legge per farlo.
Che cos’è la prescrizione estintiva del diritto
In base agli articoli 2934 e 2963 ogni persona ha la possibilità di far valere i propri diritti per fare una richiesta di risarcimento per un determinato lasso di tempo già stabilito dalla legge, quando questo non avviene e nessuno presenta domanda di risarcimento nei tempi prestabiliti si va incontro alla prescrizione estintiva del diritto. Nessuno può modificare tale lasso di tempo dal momento che gli articoli prevedono tempi specifici per ogni tipologia di situazione.
Per chi è valida questa prescrizione?
Tutti quanti tranne i diritti indisponibili cioè quei diritti che non hanno un contenuto patrimoniale come ad esempio quelli derivati dalla responsabilità genitoriale. Perciò qualsiasi tipologia di diritto disponibile si manifesta potremo applicare la prescrizione del diritto, mentre per quanto riguarda ai diritti di proprietà di può intercedere solo attraverso la prescrizione acquisitiva.
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Quando inizia e quanto dura la prescrizione?
La prescrizione ha inizio a partire dal giorno in cui il diritto sarebbe potuto essere esercitato, per quanto riguarda invece la durata troviamo due differenti tipologie:
- Prescrizione ordinaria, prevede una durata di 10 anni, tranne per l’usucapione che in quel caso è di 20 anni.
- Prescrizione brevi in questo caso prevede 5 anni.
Come stabilire il tipo di termine di prescrizione da applicare?
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Orari Lunedì 08:30–13, 15–19:00 Martedì 08:30–13, 15–19:00 Mercoledì 08:30–13, 15–19:00 Giovedì 08:30–13, 15–19:00 Venerdì 08:30–13, 15–19:00
Per poter stabilire che tipo di termine di prescrizione ci attende bisognerà capire se ci troviamo davanti ad una responsabilità contrattuale oppure una responsabilità extracontrattuale. Queste due tipologie di responsabilità sono molto diverse tra loro ma presentano anche dei punti in comune. La differenza essenziale è rappresentata dalla presenza o meno di un contratto tra le parti, quindi si parla di responsabilità contrattuale quando è presente un contratto tra i soggetti interessati, al contrario si parla di responsabilità extracontrattuale.
Risarcimento del danno derivante da fatto illecito
In questo caso si va ad applicare l’articolo 2947 che prevede la prescrizione breve di 5 anni per il risarcimento di un danno illecito extracontrattuale. Al tempo stesso però quando il fatto riguarda la circolazione di veicoli allora il tempo scende a 2 anni. Nel caso in cui l’evento costituisca reato allora si passa a 10 anni e quindi ad una prescrizione più lunga. Il problema che sorge in questi casi è stabilire il giusto giorno da cui far partire la prescrizione che non sempre coincide con l’evento che si manifesta ma a volte arriva a coincidere con il giorno in cui ci si accorge di aver subito il danno.
MAGGIO 2021 – RASSEGNA STAMPA CORNALBA DAVIDE AVVOCATO
http://www.libriesocial.it/dopo-il-libro-lavv-davide-cornalba-firma-un-blog-420/
http://www.tuoblog.it/il-nuovo-blog-dellavv-davide-cornalba-dopo-lavventura-italiana-1269
http://www.my-post.it/parte-cosi-il-nuovo-blog-dellavvocato-davide-cornalba-di-lodi-1158
Quota 100: cosa succederà con il Governo Draghi
Le nuove normative sulla Pensione Commercianti 2022, come già anticipato, sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 e quindi prima dell’insediamento del Governo Draghi.
Ma cosa ne pensa l’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi?
Beh, la posizione del Premier è chiara: riformare il sistema strutturale delle pensioni è una priorità di questo Governo.
Anche l’Europa sta pressando l’Italia affinché attui importanti riforme riguardo il sistema pensionistico. Ma alla richiesta del nostro Governo sull’accesso ad eventuali fondi comunitari (destinati interamente alla rifondazione del sistema-pensioni), la UE risponde affermando che si tratta di un problema esclusivamente italiano, nostrano, interno.
Ancora una volta quindi c’è da guadagnarsi l’appoggio della UE, altrimenti risulterà veramente difficile riformare il sistema pensionistico italiano.
Attualmente la Lega sta spingendo per la riconferma di Quota 100, il Movimento 5 Stelle invece si è già tirato indietro ed ha chiarito che il partito non pretende assolutamente la proroga di Quota 100.
Sembrerà strano, ma il PD in questo caso si allinea con la Lega e spinge anch’esso per una proroga dell’attuale riforma pensionistica. Solo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha esplicitamente chiesto la cancellazione di Quota 100.
Infine, risulta ancora non chiara la posizione di Fratelli d’Italia su questo tema.
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